Il tribunale di Milano ha posto sotto amministrazione giudiziaria la Giorgio Armani Operations. L’azienda non avrebbe correttamente verificato le condizioni di lavoro delle aziende a cui avrebbe subappaltato la produzione di borse e cinture rivendute per migliaia di euro. La società del gruppo Armani non è indagata, mentre sono accusati di caporalato i quattro titolari “di aziende di diritto o di fatto di origine cinese”.