Dentro e Fuori dal Comune vi porta a Paderno d’Adda, in provincia di Lecco.
Si parte dal palazzo del municipio, dove la giornalista Silvia Valenti incontra il sindaco Gianpaolo Torchio per dialogare sulle caratteristiche della comunità, i punti di forza del comune che amministra e i progetti in corso e per il futuro.
In questa puntata raccontiamo la storia di questo territorio, a partire dai luoghi più significativi come il Santuario della Madonna della Rocchetta e la Chiesetta di Santa Maria Addolorata e l’iconico Ponte San Michele, che collega la sponda bergamasca a quella lecchese dell’Adda, grazie alla guida appassionata e competente di Fiorenzo Mandelli, che per la sua dedizione nel mantenere viva la memoria e nel suo impegno costante e volontario di accompagnare i visitatori in un viaggio di scoperta del territorio, ha ricevuto dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella il titolo di Cavaliere al merito della Repubblica.
Paderno d’Adda, come sottolinea il nome, ha un legame strettissimo con il fiume, nel passato ma anche oggi. Grazie al lavoro di ricerca e valorizzazione portato avanti dall’Ecomuseo Leonardo Da Vinci, illustrato da Cristian Bonomi, vediamo come nei secoli il paesaggio fluviale sia cambiato, plasmato dalle infrastrutture create per consentire la navigazione, come il Naviglio che collega il fiume a Milano e al lago di Como tramite la Martesana e per sfruttare la forza dell’acqua, come centrali idroelettriche e dighe, in parte anche basate sugli scritti di Leonardo Da Vinci, che all’Adda ha dedicato buona parte dei suoi studi per redigere il Codice Atlantico. Con meno di 3 km di lunghezza, il naviglio di Paderno – che corre parallelo all’Adda e storicamente ha avuto funzioni legate alla navigazione – è il più breve dei Navigli, ma anche il più complesso dal punto di vista della realizzazione a causa del dislivello di 29 metri della forra. Dal 1930 non è più percorribile e necessiterebbe di un lavoro di riqualificazione, come sottolinea Roberto Biscardini, presidente dell’Associazione Riapriamo i Navigli. Arriviamo fino allo Stallazzo, luogo di ristoro e accoglienza gestito dalla Cooperativa Solleva che, come ci racconta Luigi Gasparini, sta lavorando per tornare ad essere un importante punto di riferimento per la zona e un’opportunità di inserimento lavorativo per persone con fragilità, come era prima della frana occorsa sull’alzaia del fiume a Cornate d’Adda che lo sta isolando.
Dopo un tour lungo il fiume, tra panorami affascinanti, ci addentriamo nel paese per percorrerne il centro storico, abbellito da opere di street art contemporanea che dialogano con le tradizionali corti, la conduttrice ci porta a curiosare nella sartoria di alta moda di Tricot Chic, azienda d’eccellenza nella maglieria, esempio d’élite del Made in Italy.
Un altro modello d’eccellenza di Paderno d’Adda è Molino Colombo, la cui storia industriale basa le fondamenta oltre un secolo fa, nascendo come primo mulino d’Italia a trazione elettrica. Oggi l’azienda ha saputo traghettare la produzione di farina nella modernità, anche grazie all’attività dell’Accademia della Farina, che divulga attraverso corsi per professionisti e amatori i segreti di questo ingrediente fondamentale. A proposito di gastronomia, la puntata si chiude in bellezza con il ristorante “Il Beccofino” e la sua cucina dall’offerta variegata, elegante, in un ambiente accogliente e ospitale, a partire dal suo titolare Lino Casati, dagli chef Davide Aliotta e Nicholas Molgora e dalla sommelier Maria Grazia Ferrara.
