Dentro e Fuori dal Comune, il programma che racconta i territori condotto da Silvia Valenti, in questa puntata vi porta a Soncino, in provincia di Cremona, al confine con Bergamo e Brescia. Il borgo sorge sulle rive del fiume Oglio, in una zona ricca di fontanili e risorgive, immersa nel Parco Oglio Nord e in due riserve naturali: Bosco dell’Isola e Bosco di Barco.
Il nostro viaggio di scoperta di Soncino parte dal palazzo del municipio con l’alta torre civica, simbolo del borgo medievale: costruita nel 1128 come struttura a base quadrata e innalzata a 42 metri nel tardo 1500 con l’aggiunta della cella campanaria, fu in passato anche prigione, oggi visitabile grazie ai lavori di restauro che l’hanno restituita alla cittadinanza. ll frontone della facciata del Palazzo Comunale, ricostruita a seguito del terremoto del 1802, è sormontato dalla torretta con un orologio a percussione, costituito da due piccoli mori che battono con un martelletto su una campanella, testimonianza del periodo di dominazione veneta su Soncino. Si tratta, infatti, di una riproduzione, in scala ridotta del celebre orologio di piazza San Marco. Qui la nostra giornalista incontra il sindaco Gabriele Gallina.
Accompagnati dalla guida Cristina Zanara esploriamo l’affascinante centro storico, con gli eleganti portici di via IV Novembre e le ville signorili, passeggiamo fino alla maestosa rocca sforzesca, dove furono girate scene del celebre film Ladyhawke nel 1985 con Rutger Hauer e Michelle Pfeiffer e poco distante giungiamo all’antico mulino Sant’Angelo, testimonianza del legame profondo di Soncino con l’acqua. Facciamo un viaggio attraverso secoli di arte visitando la bellissima Pieve di Santa Maria Assunta, una delle prime chiese della diocesi di Cremona, caratterizzata da un’incantevole volta stellata affrescata e la Chiesa di San Giacomo Apostolo, impreziosita dal presbiterio sopraelevato sulla cripta che un tempo ospitava la preziosa reliquia della Sacra Spina.
A Soncino fu stampata la prima Bibbia ebraica completa: il museo della Stampa custodisce attrezzature d’epoca, per ripercorrere la storia di questa importante attività dagli arbori, grazie all’accurata narrazione ad opera del consigliere della Pro Loco con delega al Museo, Giuseppe Cavalli.
Accanto alla Rocca sforzesca, nella cornice dell’ex Filanda Meroni a Soncino, si trova il Museo della Seta: un’esposizione che nasce dalla collezione privata del suo curatore, Enzo Corbani, iniziata quasi trent’anni fa. Si tratta di una raccolta dettagliata e unica nel suo genere su un’attività produttiva che ha caratterizzato a lungo l’economia della pianura padana, che si concentra in particolare sulla bachicoltura.
Infine, spazio alla gastronomia nell’agriturismo a gestione familiare Allevamento del Cortese, immerso nel verde, tra animali da cortile e cavalli che si godono gli ampi spazi. Qui, grazie all’aiuto di Stefano Cagnara, Silvia impara a cucinare dei perfetti ravioli fatti a mano con ripieno di petto d’anatra.
